Gli esperimenti per arrivare al riscaldamento a idrogeno


Circa un terzo delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea è legato al riscaldamento degli edifici. Il percorso verso la decarbonizzazione dell’Europa non può che passare anche dalla riduzione della CO2 degli impianti che scaldano le nostre abitazioni, in più dell’80% dei casi alimentati con combustibili fossili. Una delle più interessanti alternative al metano è l’idrogeno, gas a impatto zero. Per produrlo si usano processi di elettrolisi inversa che possono essere alimentati da energie rinnovabili, mentre ciò che viene immesso in atmosfera dalla sua combustione è semplice vapore acqueo. L’auto alimentata a idrogeno, per quanto rara, è già realtà. Per le caldaie ci stiamo arrivando.

Le sperimentazioni sul riscaldamento a idrogeno

In diversi Paesi europei si stanno portando avanti ricerche e sperimentazioni sul potenziale dell’idrogeno. Il Regno Unito è particolarmente avanti. Nel 2018 il governo britannico ha incaricato un gruppo di imprese, riunite nel consorzio Hy4Heat, di valutare se è tecnicamente possibile, sicuro e conveniente sostituire il metano con l’idrogeno per il riscaldamento degli edifici. Se le valutazioni daranno risultati soddisfacenti si potrà passare alle prime sperimentazioni nelle città.

In questo progetto è coinvolta anche un’azienda italiana, la padovana Sit, società quotata sul segmento Mta di Borsa Italiana che si occupa di componenti per il controllo, la regolazione e la sicurezza delle caldaie domestiche e di contatori di nuova generazione. «Il progetto Hy4Heat ci coinvolge su due fronti – spiega Federico de Stefani, figlio di uno dei fondatori, primo azionista e presidente esecutivo di Sit –. Da un lato la realizzazione di contatori per la rete per il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno, dall’altro la collaborazione con Worcester Bosch nella realizzazione di caldaie capaci di funzionare con idrogeno al 100%». I prototipi di queste caldaie saranno presentati nelle prossime settimane, il governo inglese si aspetta i primi campioni funzionanti entro il 2021.

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