Tra gli effetti delle misure di confinamento per contrastare la diffusione del Covid-19 c’è anche il taglio delle emissioni inquinanti. È scontato: con le fabbriche ferme e le famiglie costrette in casa la produzione di gas serra scende. Non tantissimo, però: secondo le proiezioni dell’Istat la riduzione delle emissioni di “gas climalteranti” (GHG) e di “precursori dell’ozono troposferico” (POT) riconducibili al lockdown sarebbero rispettivamente del 2,6 e del 4% rispetto a uno scenario di normalità.
La stima è contenuta nell’aggiornamento elaborato dall’Istat dei dati dell’Italia rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Uno studio che mostra come, al di là dei benefici ambientali del momento, la crisi scatenata dal Covid-19 è un grosso ostacolo nei progressi dell’Italia e del resto del mondo verso gli obiettivi Onu (Sdg, sigla che sta Sustainable development goal). L’Istat abbozza una stima delle interconnessioni tra coronavirus e obiettivi Onu segnalando come ci siano molti problemi rispetto a tutti gli obiettivi economici, a partire dall’1 “sconfiggere la povertà” e all’8 “crescita economica e lavoro dignitoso”, ma anche rispetto all’obiettivo 3 “salute e benessere per tutti” e al 5 “parità di genere”, dato che aumenta molto il carico di fatica sulle donne tra lavoro e gestione della famiglia.