Il ministero dell’Economia quest’anno dovrebbe fare emissioni nette di nuovo debito per circa 100 miliardi di euro, sostanzialmente quanto dovrebbe comprare quest’anno la Banca centrale europea. Quindi se gli altri investitori mantengono inalterata la loro quota si possono evitare forti tensioni sui titoli di Stato.
Prima della crisi gli analisti stimavano che l’Italia avrebbe emesso circa 250 miliardi di euro di titoli quest’anno, 200 per rinnovare quelli in scadenza e 50 come nuove emissioni per coprire il fabbisogno netto. Ora le stime del nuovo fabbisogno sono molto più alte: UniCredit Research indica una cifra tra i 121 e i 158 miliardi, Consensus Forecast parla di 111,7 miliardi.
(M. Cellino e M. Longo, Sole 24 Ore, 14 aprile 2020)